Giorgio Napolitano (1925-2023)

Giorgio Napolitano, né le 29 juin 1925 à Naples, est mort le 22 septembre 2023 à Rome.

Giorgio Napolitano : Ricordi di un imprevedibile incontro
Paolo Carile

Un gran vecchio se n’è andato, discretamente, a quasi cento anni. Giorgio Napolitano ha attraversato buona parte dell’ultimo secolo della storia politica e sociale Italiana, esercitando un ruolo significativo, prima come dirigente di partito e poi come Presidente della Repubblica.
Ruolo che gli storici potranno certo analizzare con profitto e al quale la stampa quotidiana ha già consacrato ampio spazio in rapide sintesi.
Queste vicende biografiche e politiche di Giorgio Napolitano fanno ormai parte della storia del nostro paese, di una storia ufficiale, potremmo dire di una storia con la « S » maiuscola.

Per noi, dell’associazione Italiques, invece, in quest’occasione, si tratta solo di rendere omaggio ad una figura maggiore del nostro tempo che per motivi del tutto occasionali abbiamo avuto la fortuna di conoscere da vicino e di apprezzarne sia gli aspetti umani che le qualità culturali.
E’ un frammento di micro storia in cui siamo stati testimoni e attori, sia pure secondari, che vale la pena di ricordare per la sua imprevedibile singolarità.
Italiques è un’associazione culturale che fin dalla sua nascita ha sempre avuto intensi rapporti con l’Ambasciata d’Italia e con l’Istituto culturale italiano a Parigi.
Rapporti che nel tempo sono, in certi casi, diventati amichevoli, sia con gli Ambasciatori che con i Direttori dell’Istituto succedutisi nel corso degli anni.

Nel 2010, quando ero presidente dell’associazione Italiques, l’ambasciatore Giovanni Caracciolo, uomo di raffinata cultura, mi informò che il Presidente Napolitano sarebbe venuto in autunno, in visita ufficiale a Parigi in occasione dell’anniversario dell’unità italiana e quindi che sarebbe auspicabile poter organizzare un evento culturale in suo onore, a latere degli incontri diplomatici.Ne parlai col Rettore dell’ Università della Sorbona Georges Molinié, membro di Italiques, proponendo il conferimento del Dottorato Honoris Causa al Presidente Napolitano. Molinié consultò il senato accademico, ricevutone l’avallo, diede corso alle pratiche necessarie e poi informò l’Ambasciatore.
Ufficializzato l’evento, qualche tempo dopo Giovanni Caracciolo mi chiese la cortesia di accompagnare un piccolo gruppo di persone che sarebbe venuto da Roma per preparare la visita del Presidente Napolitano alla Sorbona.
Al loro arrivo feci da tramite e da interprete con i funzionari dell’Università che gestivano l’evento. Tra le persone venute da Roma vi era anche il responsabile della sicurezza e il medico personale del Presidente. La visita dei vari luoghi che lo avrebbero accolto fece emergere un problema. Il salone d’onore in cui si sarebbe svolta la cerimonia si trovava al primo piano e l’accesso era un lungo scalone circolare. Il medico chiese se c’era un ascensore in quanto non si poteva far salire tutte quelle scale a un capo di stato di 85 anni. Ma purtroppo non vi era un ascensore in quel lato della Sorbona, un impiegato disse che però, in fondo ad un corridoio, vi era un montacarichi… andammo a vedere e in mancanza di alternative si decise di trasformarlo, con un ampio maquillage, in un elegante ascensore, come avvenne nei giorni successivi.
A fine settembre, il pomeriggio della cerimonia, davanti ad un salone gremito di personalità francesi e italiane Giorgio Napolitano pronunciò in ottimo francese un ampio discorso sull’importanza dei rapporti culturali tra i nostri paesi nel corso del quale ebbe la gentilezza di sottolineare il ruolo positivo che svolgeva l’associazione italo-francese Italiques.

Paris, Ambassade d’Italie en France, Hôtel de Boisgelin, 28 septembre 2010: Fabio Roversi Monaco, Gilles Pécout, Paolo Carile, Giorgio Napolitano, Ivano Dionigi © Photo Andrea Cammelli

La sera ci fu un ricevimento e una cena all’Ambasciata d’Italia, in quell’occasione ebbi l’opportunità di avvicinarmi al Presidente per ringraziarlo di aver citato la nostra associazione culturale e lui, dopo un breve colloquio molto cordiale, si tolse di tasca il testo del suo discorso e me l’offri. Io gli feci omaggio del volume di Atti d’un convegno sul futuro dell’Università che avevamo appena organizzato a Bologna con anche la partecipazione del Rettore Molinié.
La conversazione proseguì poi gradevolmente, insieme al Rettore della Sorbona e a quello dell’Università di Bologna, Ivano Dionigi, venuto a rappresentare, per l’occasione, l’Alma Mater, la più antica università europea. Le foto della serata testimoniano questo momento particolare in cui sono riuniti intorno al Presidente Napolitano i Rettori dei due più famosi Atenei del vecchio continente e il presidente di Italiques che ha svolto il ruolo di « passeur », tipico della nostra associazione.

Questo è il ricordo prezioso di un momento di incontro cordiale col Presidente Giorgio Napolitano che ci ha permesso di cogliere come egli fosse aperto al dialogo, fosse sensibile al valore e all’importanza della cultura, in particolare, nelle epoche, come la nostra, travagliate da complessi fenomeni sociali e politici, oltre che inclini ad una misconoscenza del passato.

Paolo Carile

 

Paris, Ambassade d’Italie en France, Hôtel de Boisgelin, 28 septembre 2010: Giorgio Napolitano, Ivano Dionigi © Photo Andrea Cammelli

P. Carile évoque ensuite un moment mémorable pour Italiques ; le 29 septembre dans les mêmes salons de l’Ambassade le volume des Actes du colloque de Bologne L’Université au XXIe siècle. Nouveaux instruments et nouveaux savoirs a été offert au Président de la République italienne, Giorgio Napolitano, qui venait de recevoir le Doctorat Honoris Causa de l’Université de la Sorbonne (Conseil d’administration 2010) […] Italiques a collaboré à l’organisation à Paris des manifestations culturelles en honneur du président Giorgio Napolitano et lui a offert, au cours d’une cérémonie à l’Ambassade, le volume des actes du colloque de Bologne. Le président de la Fondazione Carisbo, Fabio Roversi Monaco et une délégation de personnalités de l’Alma Mater sont venus à Paris pour participer à cet événement. (Assemblée générale 2010)

 

 

Paris, Ambassade d’Italie en France, Hôtel de Boisgelin, 28 septembre 2010: Georges Molinié, Paolo Carile, Giorgio Napolitano, Ivano Dionigi © Photo Andrea CammelliGeorges Molinié, Paolo Carile, Giorgio Napolitano, Ivano Dionigi
Paris, Ambassade d’Italie en France, Hôtel de Boisgelin, 28 septembre 2010 © Photo Andrea Cammelli

Je me souviens de dîners donnés le 19 octobre 2009 et le 23 novembre 2010, à l’issue de l’assemblée générale de notre association, par l’ambassadeur Giovanni Caracciolo, homme de culture raffiné, qui nous offrit à plusieurs reprises l’hospitalité dans le splendide Teatrino siciliano de l’Hôtel de La Rochefoucauld–Doudeauville. C’était peu de temps après la visite mémorable à Paris du président Napolitano à l’occasion de l’anniversaire de l’unité italienne (28–29 septembre 2010); au cours de cette visite il reçut un doctorat honoris causa à la Sorbonne où, dans son discours, il félicita Italiques pour son rôle de passeur culturel entre la France et l’Italie. […]  Je me souviens du dîner du 21 novembre 2012 dans la salle des fêtes de l’Élysée, donné par François Hollande en l’honneur du président Napolitano en visite d’État à Paris. Ce n’était certes pas Italiques qui l’avait organisé mais notre association y était dignement représentée par plusieurs de ses membres éminents ou de ses proches, Michèle Gendreau–Massaloux, Gilles Pécout, Carlo Ossola, Jean Gili, Marc Lazar, qui figuraient parmi les invités de cette brillante et cordiale célébration de l’amitié franco–italienne. (Jean Musitelli, « Rimembranze », Vingt ans en ‘Italiques’ / Vent’anni di ‘Italiques, sous la dir. de Paolo Carile et Marc Cheymol, Roma, Aracne, collection  « Publications d’Italiques », n°7, 2017, p. 39-41.)

© AP Photo/Alessandra Tarantino

Marc Lazar, « Mort de Giorgio Napolitano, ancien Président de la République italienne »Le Grand Continent, revue éditée par le Groupe d’études géopolitiques, 22 septembre 2023.

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