La categoria di « modernità » è certamente una delle più sfuggenti della storia.
La categoria di « modernismo », d’altra parte, ha la peculiarità di essere rimasta fissata in un momento del tempo, quello della fine dell’Ottocento e della prima metà del Novecento nei diversi contesti nazionali: che cosa fu il modernismo in Italia? Che cosa ha significato essere un modernista in Francia, Germania, Inghilterra e Spagna? In relazione a quale tradizione? E sottolineando quale modernità? Questa ampia prospettiva avrà forse il pregio di far emergere, nel dialogo, il significato specifico attribuito alla parola « modernismo » in particolare in Francia, Spagna e Italia. Stiamo parlando della stessa cosa?
Per scoprirlo… dobbiamo parlare tra di noi! Questa sarà l’ambizione di questi incontri.
- Fondazione Romolo Murri, Università degli Studi di Urbino Carlo Bo, Via Aurelio Saffi, 15, Urbino.
27 maggio 2022, 15:00-19:00
Sessione presieduta da Pierre-Antoine Fabre
15.00 Presentazione dell’iniziativa e saluti: Alfonso Botti, Paolo Carile,
Dire e scrivere il modernismo nella letteratura e nelle riviste della Compagnia di Gesù
15.15 Marc Cheymol, Les pièges et les avatars d’un intraduisible : modernismus, modernisme, modernismo, modernism
15.45 Alexandra Delattre, Huysmans moderniste ? Un paradoxe du « médiévalisme » à la française
16.15 François Trémolières, Le modernisme littéraire
Sessione presieduta da Daniele Menozzi
17.15 Liviana Gazzetta, Una ‘modernità alquanto pericolosa’:
ricerca spirituale femminile e desiderio di sacerdozio in Francia e Italia tra XIX e XX sec.
17.45 Guglielmo Forni Rosa, Il modernismo religioso di Tolstoi
18.15 Fabrizio Chiappetti, Paul Sabatier, un bilancio storico-critico
18.45 Visita all’Archivio Paul Sabatier
28 maggio 2022, 9:00-13:00
Sessione presieduta da Raffaella Perin
Le riviste dei gesuiti e il modernismo
9.00 Francesco Tacchi, Stimmen aus Maria Laach
9.30 Annibale Zambarbieri, La Civiltà cattolica
10.00 Federico Ferrari, Étvdes
Sessione presieduta da Alfonso Botti
11.30 Alfonso Botti, Razón y fe
12.00 François Trémolières, L’édition critique de
l’Histoire littéraire du sentiment religieux d’Henri Bremond
12.30 Discussione conclusiva sull’insieme dei lavori
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Diaporama: Portraits de participants
(photos de Juliette Chemillier et Marc Cheymol)
« La verità è che nell’ordine c’èla noia frustrante dell’imposizione, mentre nel disordine c’è la fantasia esaltante della partecipazione » Giancarlo de Carlo (1919-2005) L’architettura della partecipazione, 1973.
Un omaggio a Giancarlo de Carlo (1919-2005), architetto e urbanista noto come uno dei fondatori del movimento Team X, che ha operato la prima vera rottura con il Movimento Moderno e le tesi funzionaliste di Le Corbusier. È autore di diversi restauri di edifici dell’Università Carlo Bo di Urbino: la facoltà di Legge, la Sede Centrale, l’ex Magistero e il Palazzo Battiferri…« La vérité est que l’ordre est l’imposition d’un ennui frustrant, alors que dans le désordre il y a le fantasme passionnant de la participation » (L’architecture de la participation, 1973)
Hommage à Giancarlo de Carlo (1919-2005), architexte et urbaniste connu comme l’un des fondateurs du mouvement Team X qui a travaillé la première véritable rupture avec le Mouvement moderne et la thèse fonctionnaliste le Corbusier. Il est l’auteur de plusieurs restaurations d’édifices de l’Université Carlo Bo à Urbino : la facoltà di Legge, la Sede Centrale, l’ex Magistero et le Palazzo Battiferri…